Per Ciccio Pagliaro, morto emigrante

di Franco Pedatella

Un grido solo: “Ma, se il tiro c’è,
non entra in porta perché c’è Paché”!
Della Tyllesium era il canto antico
pei giocatori in maglia rossa e gialla.
 
C’eri anche tu tra quelle maglie, Ciccio,
prima di attraversare l’onda scura
a ricercar miglior mestiere altrove
e più proficuo stato per i figli.
 
Oggi il confine della vita varchi.
Risuona intorno l’eco degli amici
che t’ammiravan quando in campo stavi
 
e ti stimavan quando tu operavi 
nella vissuta vita quotidiana.
E se di chi ha meriti acquistato
 
rimane in quei che resta la memoria,
il viaggio tuo di là non è solingo,
ché t’accompagnan mille voci amiche
a consolar le spoglie tue d’amore.
 
Franco Pedatella, 5 ottobre 2013

C'era una volta la Tyllesium. La dirigenza dell'epoca premia il tifoso mastru Nicola Marasco

Terrati (Lago, Cs). In corso il primo Memorial dedicato a Marco Naccarato

LAGO – In pieno svolgimento, presso il campo di calcetto della piccola frazione di Terrati, il primo Memorial dedicato a Marco Naccarato. Come si ricorderà, il giovanissimo Marco, appena 23 anni, era rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel gennaio di quest’anno. A lui, dunque, che amava il calcio, e che praticava con passione, la dedica del torneo al quale partecipano otto squadre.
Prevista per il prossimo 30 luglio, la serata finale durante la quale si svolgeranno le premiazioni (le prime tre classificate, trofeo fair play e miglior portiere).

L’iniziativa, come ha tenuto a sottolineare Ottorino Mazzotta, organizzatore della manifestazione sportiva, si pone l’obiettivo “di far incontrare i tanti giovani delle frazioni di Lago, e dei paesi limitrofi, attraverso lo sport, veicolo di amicizia”.
Nel corso della presentazione del Memorial M. Naccarato, di qualche giorno fa, sono intervenuti Sergio Chiatto, già allenatore di diverse compagini calcistiche, che ha messo in evidenza “quanto può essere importante il calcio nel sociale”, don Alfonso Patrone, parroco della cittadina, il quale ha “benedetto” la competizione; e lo stesso Mazzotta che ha voluto ringraziare la famiglia di Marco, l’Amministrazione comunale di Lago per la concessione dell’impianto sportivo, le squadre partecipanti, e gli sponsor: l’agriturismo il Cupiglione e la Conad city di Lago.

Scatti di reni d'altri tempi… quelli della Tyllesium

Il Parroco padre Bamba incontra la comunità. Appello al Vescovo per la disponibilità della Casa Canonica

Fonte Il Quotidiano della Calabria dell’11 febbraio 2009, pag. 30

AIELLO CALABRO – Dopo l’incontro con i giovani, Padre Jean Paul Bamba, parroco della cittadina da pochi mesi, ha voluto proseguire i colloqui con le diverse componenti della comunità aiellese. Appena qualche giorno fa, è stata la volta degli adulti e dei genitori.
“La chiesa siete voi – ha detto Bamba ai molti presenti in Santa Maria Maggiore -. Dobbiamo camminare insieme, formando una grande famiglia”.

L’incontro aveva come principale scopo quello di ascoltare. E gli interventi, nel corso della riunione, non si sono fatti attendere. “Aiello ha bisogno di un missionario” è stato detto da chi ha preso la parola. Un concetto espresso anche coloritamente con metafore calcistiche. La comunità dei fedeli avverte la necessità – questo in sintesi uno dei principali messaggi esplicitati al sacerdote – di avere un parroco come se fosse un allenatore che con la sua gioventù, il suo entusiasmo, possa guidare la comunità verso il Vangelo. Un imput, ribadito anche da più parti, per far avvicinare alla vita spirituale della chiesa locale i tanti – compresi bambini e giovani – che la vivono con poca assiduità e impegno. Per intraprendere tale compito non facile c’è bisogno però della presenza costante del sacerdote che al momento si divide tra la cura delle parrocchie di Serra d’Aiello e Aiello Calabro. 

“Vogliamo un parroco a tempo pieno. Una guida sempre presente alla quale far riferimento”. Ecco in sintesi l’appello e la preghiera che l’assemblea dei convenuti ha inteso rivolgere al Padre Arcivescovo Monsignor Salvatore Nunnari. Ma per giungere a tale obiettivo, è indispensabile che don Bamba possa presto entrare nella disponibilità della Casa Canonica (attigua al duomo cittadino), dove soggiornare, senza dover far il pendolare, e dove poter accogliere gli stessi fedeli.