La scarlattina ad Aiello nel maggio 1911

Documento dell’archivio diocesano di Tropea

Gli archivi storici sono una preziosissima fonte di sapere. Per esempio, leggendo un documento del maggio 1911, abbiamo appreso che in quel periodo nelle campagne di Ajello e nei comuni vicini era in corso una epidemia di scarlattina maligna che colpiva i bambini. In una prima lettera al vescovo di Tropea, diocesi alla quale il nostro paese appartaneva, datata 19 maggio, il sindaco di allora pregava di rinviare l’imminente visita pastorale; mentre a distanza di pochi giorni, era il 27 di maggio, l’Amministrazione comunale, terminata l’emergenza sanitaria, invitava il prelato a riprogrammare la visita, tanto attesa dalla popolazione.

Sant'Antonio Abate, la chiesa parrocchiale di rione Valle

        #AielloCalabro disegni #Cybo 1600 presso #ArchiviodiStatoMassaCarrara

Il 17 gennaio, oltre alla ‪#‎giornatadeldialetto‬, è anche S. Antonio Abate. E ad ‪#‎AielloCalabro‬, secoli fa, quella di oggi, forse doveva essere una giornata di festa, poiché il santo è il protettore degli animali domestici, del bestiame e del lavoro dei campi, e il Rione Valle era abitato in prevalenza da contadini (per esempio, c’erano tanti Pino, come risulta dalle rivele del catasto onciario). Una giornata di festa perché a Valle o prabilmente nei pressi, anche fuori le mura, c’era una chiesa parrocchiale, esistita tra i secoli XVI e XVIII, intitolata appunto a S. Antonio Abate, di cui non è rimasta traccia nel tessuto urbano. Per fortuna però si conserva ancora (ne abbiamo copia anche nel nostro archivio, in attesa di deciderci a studiarla), la platea dei beni.