I geologi esprimono soddisfazione per gli esiti dell’esercitazione “Sisma dello Stretto”­­­

Francesco Violo, presidente dell’Ordine Nazionale dei Geologi
Roma, 8 novembre 2022_ Il Dipartimento della Protezione Civile nazionale ha organizzato, d’intesa con le Regioni Calabria e Sicilia e le Prefetture-UTG di Messina e di Reggio di Calabria, un’esercitazione nazionale di protezione civile sul rischio sismico, denominata “EXE Sisma Stretto 2022”. L’esercitazione si è svolta a Reggio di Calabria Messina, dal 4 al 6 novembre 2022, e ha compreso diverse iniziative volte a testare l’efficacia del sistema di risposta delle varie componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile, nell’ipotesi di un terremoto di Magnitudo 6, con conseguente allerta maremoto e significativo impatto su abitazioni e popolazione. In accordo con il Codice della Protezione Civile, gli Ordini e i Collegi professionali e i rispettivi Consigli Nazionali concorrono alle attività di Protezione Civile. Pertanto, anche i geologi liberi professionisti sono stati coinvolti nelle attività esercitative per l’esecuzione di sopralluoghi sul territorio interessato dallo scenario di evento, a supporto della “Funzione Tecnica e di Valutazione – Rischi indotti” e della "Funzione Censimento Danni e Agibilità post evento delle costruzioni", attivate durante l’esercitazione presso la Direzione di Comando e Controllo (DiComaC). Il CNG e gli Ordini regionali dei Geologi di Calabria e Sicilia, coordinati rispettivamente dai delegati Lorenzo Benedetto (Consigliere nazionale dei geologi), Giulio Iovine (Presidente dell’O.R. Calabria) e Davide Siragusano (Vice Presidente dell’O.R. Sicilia), sono stati coinvolti nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività esercitative, con l’impiego di diversi geologi liberi professionisti. L’esperienza maturata in occasione dell’esercitazione, con la partecipazione attiva in sopralluoghi e riunioni di approfondimento, hanno consentito di affinare le competenze e la capacità di risposta dei professionisti in occasione di eventi critici improvvisi e potenzialmente distruttivi.Gli Ordini dei Geologi di Calabria e Sicilia, di concerto con il Consiglio Nazionale dei Geologi, desiderano esprimere grande soddisfazione per il supporto tecnico e umano fornito durante questa iniziativa, e auspicano l’organizzazione sistematica di eventi formativi analoghi (anche inerenti ad altri tipi di rischi naturali), per estendere maggiormente la platea di tecnici qualificati, pronti ad offrire il proprio contributo specialistico in occasione delle emergenze che potrebbero interessare il territorio. Al contempo, auspicano una crescente attenzione nei riguardi della pianificazione d’emergenza a scala comunale, per fare in modo che simili strumenti – di rilevanza vitale per la popolazione – non restino nei cassetti degli uffici tecnici ma vengano effettivamente implementati e aggiornati, pubblicizzandoli mediante azioni di informazione capillare ed esercitazioni periodiche, al fine di avere comunità più resilienti.

La micologia in Calabria, 14, 15 e 16 ottobre a Lorica

Dettagli in locandina

Geoantropologia e Geomitologia: leggende, tradizioni popolari e mito. Si parlerà anche di S. Lucerna

appuntamento il 24 febbraio 2022

Il Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia – ISPRA, la Società Geografica Italiana e la SIGEA propongono la giornata di studio “Geontropologia e Geomitologia: leggende, tradizioni popolari e mito.“
Tale giornata è la seconda del secondo ciclo “Giornate di studio di Geologia e Storia”, appuntamenti organizzati per fare il punto sull’attuale stato delle conoscenze riguardo l’importanza delle fonti storiche e cartografiche per lo studio dei fenomeni geologici e degli eventi catastrofici naturali.
Le tematiche affrontate in questa giornata di studio saranno gli studi geo-umanistici, le correlazioni tra la mitologia, l’antropologia, gli usi, i costumi e le tradizioni popolari e la geologia e i rischi naturali.
I grandi terremoti registrati in Italia in epoca storica, gli tsunami, le eruzioni vulcaniche, le grandi alluvioni, gli eventi di dissesto in genere hanno da sempre condizionato la vita degli uomini originando miti, leggende e tradizioni popolari che si sono poi tramandate nella storia.
Questa Giornata di studio riguardante la Geo-antropologia e la Geo-mitologia sarà occasione per discutere l’origine di tali miti e tradizioni popolari, per analizzare quanto gli eventi catastrofici, il territorio e la geologia ne hanno costituito un fattore condizionante. Sarà un’occasione per confrontarsi con il mondo scientifico e soffermarsi sull’importanza della multidisciplinarità delle ricerche nonché sulla necessità della ricerca storica e cartografica da affiancare a quella geologica al fine di fornire uno studio completo dei fenomeni naturali che rendono fragile il nostro territorio. (Fonte sito web ISPRA)

Si parlerà anche, a cura di Gaetano Osso, presidente di Sigea Calabria, dei misteri di Santa Lucerna. Si potrà seguire la giornata di studio sul Canale Youtube di ISPRA.

Il video completo. L’intervento di Gaetano Osso è da 2.52.30 in poi
Il programma degli interventi

Storia locale. L'influenza Spagnola ad Aiello Calabro nel 1918

La situazione pandemica attuale dovuta al coronavirus, che sta interessando anche l’Italia, in maniera più grave di quanto ci si aspettasse, somiglia molto ad un’altra pandemia – la Spagnola – che un secolo fa, sul finire della Prima Guerra Mondiale, tra il 1917 ed il 1920*, cagionò decine di milioni di morti in tutto il mondo ed in Italia circa 600 mila.
Su questo aspetto, da tempo, avremmo voluto fare una ricerca per sapere cosa successe ad Aiello, quanti furono i morti; come si affrontò la malattia. Bisognerà per questo cercare documentazione dell’epoca.
Nel frattempo, però, grazie alla signora Maria Luisa Cicero che ci ha fornito dei ritagli di giornale, apprendiamo che le vittime Aiellesi per il morbo furono circa un centinaio.
Abbiamo trascritto uno degli articoli di Cronaca di Calabria del 3 novembre 1918, che fotografa abbastanza chiaramente la situazione e ve lo proponiamo.
Buona lettura.
 
 
Situazione Sanitaria grave
(x.y.) – La pandemia d’influenza, apparsa qui, in forma vaga e lieve, negli ultimi di settembre, si è andata man mano accentuando e aggravando.
Nel primo periodo, quando forse era possibile infrenare e debellare il morbo, di botto si restò senza medico e senza ufficiale sanitario e non fu eseguita disinfezione alcuna. Quando arrivò il dott. Luigi Florio d’Amantea, che moltiplicò le sue cento virtù di mente e di cuore, il morbo avea già assunto proporzioni serie e si andava generalizzando. Molti infermi l’egregio Sanitario di Amantea ebbe a strappare alla morte. Quindi venne il sottotenente medico dott. Pasquale Pignataro, nostro conterraneo anche lui giovane valoroso instancabile, dall’animo trasparente al più sconfinato altruismo. È sempre su e giù in giro per l’abitato, per le frazioni; corre per le campagne, visita dì e notte gl’infermi, che superano i duemila. Molti sono stati da lui salvati. Molti nondimeno i decessi**, moltissimi i moribondi. Occorre un altro Sanitario data l’estensione del territorio. Occorrono aiuti adeguati. C’è famiglie intere colpite e languenti, prive di qualsiasi soccorso.
Urge l’invio di un plotone di soldati per far le veci della gente laboriosa, volenterosa, e pietosa, che manca, urge una squadra di disinfezione, urgono medicinali.
Il Comitato locale di salute pubblica, fa del suo meglio, ma fa ben poco, sprovvisto com’è di mezzi adeguati.
Si è avuto un po’ di medicinali dalla Croce Rossa d’America; qualche cassetta di latte condensato dal chiaro Comm. Berardelli e dall’illustre Prefetto e lire trecento, per gli ammalati poveri, dal Comitato Sanitario provinciale.
Il Sindaco Cav. Attilio Solimena ed il presidente della Congregazione di carità, Cav. Luigi Malta, fra le molte cose utili che fanno pensano di istituire una cucina economica pei poveri.
Il presidente del Comitato Sanitario, avv. Cav. Giovanni Solimena, incurante dei pericoli, per sé e e per la numerosa famiglia, ha aperto si può dire la sua casa a tutti: in sua casa si prepara e si distribuisce il latte, il chinino, la tintura di jodio, i sussidi pei poveri.
L’egregio uomo, nella qualità di commissario intercomunale per l’assistenza civile e la propaganda interna, è l’attività e la fattività fatte persone: scrive, telegrafa, provvede, dispone, chiede, prega, ottiene. Molto fa; ma non può però fare quanto la gravissima situazione richiede. Lo stesso cav. Avv. Nicola Viola deputato provinciale, in Cosenza, moltiplica il suo buon volere e le sue molte energie a profitto del suo paese natio; le autorità provinciali lo ascoltano e ne esaudiscono le preci; ma ripeto, occorrono provvidenze energiche adeguate e pronte; ché Aiello corre un’assai funesto autunno.
Chi sa dove andremo a finire…
 
*Il virus si diffuse in tre diverse ondate: primavera 1918, autunno 1918 e gennaio 1919. 
** Nel numero 92 di Cronaca di Calabria del 21 novembre 1918, si accenna a circa cento persone decedute sino a quel momento.
 
 

Lo stagno Turbole o della morte. Se ne parla in un articolo dell'ultimo numero della rivista "Geologia dell'Ambiente"

L’articolo a firma di GAETANO OSSO Referente per la Geologia – Arpacal Dipartimento
di Cosenza
FRANCESCO MAZZOTTA Responsabile UTC Settore Urbanistica – Comune
di Lago
GABRIELE CHIAPPETTA Pediatra
GIOACCHINO LENA Vice Presidente Sigea