Cort Alp, prima edizione del festival del cortometraggio di montagna

PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CORTOMETRAGGIO DI MONTAGNA CORTALP
E DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO "MANLIO ARMELLINI"

Appuntamento il 1° dicembre, presso il Politecnico di Milano,
con una selezione dei migliori cortometraggi del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai
e i cortometraggi originali degli studenti del Politecnico di Milano Scuola Design
realizzati per il contest "Manlio Armellini"


Milano, 28 novembre 2022

In occasione dell'Anno della Montagna Sostenibile 2022, dalla collaborazione del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai con il Politecnico di Milano - Scuola Design del corso Design Alpino di Aldo Faleri con Roberto Boni e il sostegno del Preside Francesco Zurlo, nasce la prima edizione del Festival del Cortometraggio di Montagna CORTALP e del contest "Manlio Armellini", rivolto agli studenti del Politecnico di Milano e intitolato allo storico patron del Salone del Mobile e grande appassionato di montagna.
Durante l'evento si terrà la premiazione dei migliori cortometraggi originali degli studenti per il contest "Manlio Armellini" e la proiezione di una selezione dei migliori cortometraggi del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai. L'appuntamento è in programma per il 1° dicembre, dalle 14 alle 18.30, presso il Politecnico di Milano - Scuola Design (via Candiani 72), Campus Bovisa, Ed. B1 - Auditorium F.lli Castiglioni.
La rassegna CORTALP ha ricevuto il Patrocinio di Montagne Sostenibili 2022 e della Sezione del Cai di Milano.
Il Festival del Cortometraggio di Montagna CORTALP
Il progetto nasce per promuovere il rispetto e la salvaguardia delle terre alte, valori che il Club alpino italiano e il Politecnico di Milano intendono trasferire agli studenti attraverso il patrimonio filmico della Cineteca del Cai e far conoscere lo storico sodalizio e la sua lunga storia di collaborazione con il Politecnico di Milano e le rispettive cariche istituzionali.
«Le aree tematiche sulle quali abbiamo chiesto agli studenti di indagare con i loro strumenti abituali della comunicazione - dichiara Aldo Faleri promotore del progetto e docente di Design Alpino - sono gli ambiti abituali nei quali chiediamo ai futuri designer di misurarsi nel paradigma di uomo-contesto-oggetto, per lo sviluppo di concept di prodotti e servizi per la montagna».
Al termine della premiazione del contest "Manlio Armellini" seguirà la proiezione di alcuni cortometraggi di ambientazione alpina, selezionati dal catalogo del Centro di cinematografia e Cineteca del Cai. Si tratta di corti che affrontano vari aspetti delle terre alte: dalla montagna come luogo di divertimento e di libertà, al soccorso alpino, passando per il tema del climate change e della fusione dei ghiacciai.
La premiazione del concorso cinematografico "Manlio Armellini"
Nell'ambito del contest tematico, gli studenti del Politecnico sono stati chiamati a produrre dei cortometraggi dedicati a mostrare il rapporto fra l'ambito del design, dell'architettura, della grafica e della comunicazione e quello della montagna, intesa in ogni suo aspetto (ambiente, ecologia, lifestyle, alimentazione, sport, sicurezza, produzione), con particolare attenzione a proposte innovative e di sostenibilità negli ambiti sopra citati.
Tre le categorie del concorso cinematografico: prodotto, ambiente e comunicazione. Oltre ad una menzione speciale "Armellini".
La selezione delle opere vincitrici ha tenuto conto dell'originalità, dell'aderenza alle tematiche scelte e ai valori ispiratori del Club alpino italiano, con priorità a tematiche sensibili quali sostenibilità ambientale, biodiversità, impatto sull'ambiente.
La giuria del contest, presieduta da Monica Brenga (componente del Centro di Cinematografia e Cineteca), è composta da: Roberto Boni e Aldo Faleri (docenti di Design Alpino del Politecnico di Milano), Nicoletta Favaron (presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai) e Pamela Lainati (referente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai e referente del progetto per il Cai).
Il legame con Manlio Armellini, grande amante dell'alpinismo, è duplice: da un lato lo scorso maggio Armida Armellini ha donato alla Cineteca del Cai un fondo di 130 film di montagna che suo marito ha raccolto in vita, dall'altro lo scorso marzo il Salone del Mobile ha promosso delle borse di studio in suo nome con il Politecnico.
Armida Armellini ha sostenuto con grande piacere fin dall'inizio l'iniziativa, così come i vertici del Club alpino italiano, a partire dal Presidente generale Antonio Montani e del componente aggiunto del Comitato direttivo centrale Angelo Schena, per arrivare a Nicoletta Favaron, presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, che dichiara, in rappresentanza del Sodalizio, di aver «apprezzato molto innanzitutto la partecipazione genuina dei ragazzi, poi il buon livello dei film in concorso. Ci auguriamo che questa iniziativa faccia conoscere agli studenti del Politecnico tutte le attività del Cai attraverso il patrimonio filmico della nostra Cineteca, perché se ne possano ricordare in futuro nella loro crescita professionale».
L'evento è ad ingresso libero e gratuito previa registrazione, per motivi organizzativi, al seguente form.

InQuota: il meglio del cinema di montagna, tutto l’anno

The last mountain (qui il trailer)
Nasce la nuova piattaforma di streaming promossa da Club alpino italiano e Trento Film Festival, per portare nelle case e sui dispositivi di tutti gli appassionati tanti film di alpinismo, avventura e natura, per la prima volta in un unico abbonamentoMilano, 25 ottobre 2022.

Era in cantiere da tempo e da oggi è finalmente online: InQuota è la piattaforma di streaming che si rivolge a tutti gli appassionati di cinema e di montagna, frutto del lavoro congiunto del Trento Film Festival e del Cai, in particolare del Centro di Cinematografia e Cineteca.
«Senza dover cercare, più o meno nascosti tra servizi e abbonamenti diversi, i titoli in tema, gli abbonati a InQuota potranno ora trovare su un'unica piattaforma il meglio del cinema di montagna, natura e avventura», spiega Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica del Festival e ora curatore dei contenuti della nuova piattaforma.
Si parte con 20 film, protagonisti delle ultime edizioni del Trento Film Festival o selezionati dal Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai. Grande spazio ai film di alpinismo e arrampicata: Dirtbag: The Legend Of Fred Beckey di Dave O'Leske, ritratto del celebre alpinista americano, il cui nome ha evocato mistero, sarcasmo e adulazione fin dagli anni '40; Manaslu di Gerald Salmina, biografia di uno dei più grandi alpinisti del nostro tempo, Hans Kammerlander; ma anche Climbing Iran di Francesca Borghetti, il documentario sulla vita dell'arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, presentato nel 2021 a Trento e tornato ora di grandissima attualità di fronte alle drammatiche violenze che stanno colpendo i manifestanti in Iran, di cui Nasim si sta facendo portavoce cercando di sensibilizzare il mondo alpinistico internazionale. Numerosi fin dall'inizio i film più amati e premiati dal pubblico del Festival, come Cielo di Alison McAlpine, Fine Lines di Dina Khreino e Mountain di Jennifer Peedom, con la voce narrante di Willem Dafoe. Debuttano sulla piattaforma anche molti film italiani, tra cui Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni di Andrea Azzetti e Federico Massa, o Itaca nel sole. Cercando Gian Piero Motti di Natale Fabio Mancari e Tiziano Gaia. «Ai film presenti dall'inizio, ogni settimana si aggiungerà un nuovo titolo, per ampliare costantemente la library fino ad arrivare a regime a un centinaio di film disponibili, e far diventare l'appuntamento con le novità di InQuota una piacevole abitudine», ricorda Fant.
A quasi un decennio dall'esplosione dei contenuti online, ma con piattaforme che ormai replicano l'offerta della tv generalista di cui inizialmente rappresentavano l'alternativa, proposte come InQuota si ispirano alle tendenze più originali e avanzate del mercato audiovisivo, rispondendo all'emergenza di nuove "nicchie", anche se per numero di appassionati e praticanti la montagna e l'outdoor rappresentano ben più di una piccola fetta di pubblico.
«Quante volte ci siamo sentiti domandare come fosse possibile riguardare o condividere un certo film dopo averlo apprezzato in sala a Trento o in qualche serata organizzata dalle sezioni Cai, o vedere i tanti film del Festival persi perché non si è in grado di andarci, per altri impegni o per la distanza? InQuota è la risposta concreta che diamo a un pubblico che sappiamo essere in costante crescita, e che al piacere della sala cinematografica unisce il desiderio delle visioni private, on demand» spiega Nicoletta Favaron, presidente del Centro e vicepresidente del Trento Film Festival. Soddisfazione espressa anche dal presidente del Festival, Mauro Leveghi: «Durante gli anni duri della pandemia il Festival ha dovuto reinventarsi, immaginando e realizzando nuovi strumenti per relazionarsi col suo pubblico. Abbiamo testato sul campo il potenziale dello streaming, capendo che la domanda era alta. Il Festival da quest'anno è tornato giustamente alla sua normalità, il "grande schermo", riempiendo le sale: con InQuota vogliamo offrire al nostro pubblico anche la possibilità di continuare a godere da casa, ogni giorno dell'anno, di film unici e introvabili altrove».
«Dopo le felici esperienze, maturate nei periodi di costrizione a casa per il lockdown, con le invenzioni delle "rubriche" La montagna a casa e Natale in quota, il Cai, in collaborazione con Trento Film Festival, vuole offrire un'ulteriore opportunità a tutti di poter gustare, a casa propria, alcuni dei più spettacolari e bei film di montagna, con questa nuova iniziativa che, sono sicuro, troverà il favore dei Soci del Club alpino e degli appassionati del cinema legato alle Terre Alte» dichiara Antonio Montani, Presidente generale del Cai.
Il logo di InQuota è stato realizzato dall'artista spagnolo Javier Jaén, autore del manifesto del Festival nel 2019, mentre la piattaforma adottata è quella sviluppata dal provider di servizi di streaming neozelandese Shift72 e dalla società francese Festivalscope, partner web dei maggiori festival e mercati cinematografici internazionali, a partire dalla Mostra del Cinema di Venezia.
Il costo dell'abbonamento annuale è di 50 euro: gli oltre 10mila utenti già registrati sulla piattaforma in occasione delle scorse edizioni del Festival hanno ricevuto un codice sconto per sottoscrivere l'abbonamento al costo di 40 euro, mentre per i soci CAI è prevista un'ulteriore speciale offerta a 30 euro. Tutte le informazioni per abbonarsi e per scoprire i film online su www.inquota.tv

Being Roberto, cortometraggio girato ad Aiello Calabro sul tema dell’emigrazione

Due anni fa, un giovane aspirante regista, Alessandro Rossi gira un cortometraggio dal titolo Being Roberto. E sceglie di raccontare, in pochi minuti, la storia dell’emigrazione di suo padre che era partito per il Nord dalla sua piccola cittadina, Aiello Calabro, per inseguire il suo sogno. (G.G.)

Nei titoli di coda, l’elenco di chi, come attore, comparsa o collaboratore, ha partecipato alla realizzazione del cortometraggio.

Naturalmente, non c’è bisogno di dire che il Nostro paese viene bene anche nei film, perché Ajiellu ìe Ajiellu!

Qui il link al profilo instagram dell’ideatore e produttore.

Quella notte di Natale del 1914

Un episodio molto commovente. È la notte di Natale del 1914. I soldati inglesi e tedeschi fanno una tregua, si incontrano e per una notte mandano a quel paese la guerra schifosa che vogliono i potenti, che tanto mica la fanno loro la guerra, la guerra la fanno i poveri cristi.

Mi piace postare il video di TV2000.it che tratta di quella notte di Natale. Poi stasera guarderò il film del 2005 “Joyeux Noel: Una Verità Dimenticata Dalla Storia” di Christian Carion.

Buon Natale

I 10 giorni che sconvolsero il mondo. La rivoluzione sovietica compie 100 anni

Ottobre è un film del 1927 diretto da Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn

Da Youtube – Il film fu commissionato, con mezzi larghissimi e totale autonomia, dal governo per la commemorazione del decimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. Protagonista assoluta dell’opera è la massa di operai, soldati e cittadini che furono chiamati a reinterpretare sé stessi nelle giornate vissute in prima persona. Il film fu girato quasi interamente a Leningrado e qui proiettato il 20 gennaio 1928: 7 rulli, 2220 metri; ma il metraggio originale era di 3800. La critica legata al regime accusò il regista di eccessivo sperimentalismo ed estetismo, inoltre il regista fu costretto ad eliminare dalla versione definitiva dell’opera i protagonisti della cosiddetta opposizione di sinistra, Trotsky e Zinov’ev, in quei mesi caduti in disgrazia per essersi opposti a Stalin.