L'Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” - Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’età
contemporanea, ribadisce che la scuola è il luogo per eccellenza dove i giovani possono sviluppare la
loro crescita umana e civile, la loro capacità critica, e che la libertà di espressione è garantita dalla
nostra Costituzione.
Ritiene grave e condanna quanto accaduto davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, dove,
ricordiamo, si sono formati illustre figure di antifascisti e resistenti, da Piero Calamandrei a Nello
Rosselli, da Teresa Mattei al fratello Gianfranco, martire della Resistenza, alle medaglie d’oro al valor
militare alla memoria Anna Maria Enriques Agnoletti, Enrico Bocci, Mario Sbrilli, alla medaglia
d’argento al valor civile alla memoria Nathan Cassuto.
Davanti a questa scuola, che ancora oggi, come si può leggere sul suo sito, “si ispira a principi
di uguaglianza, vuole educare alla civile convivenza democratica e alla tolleranza, offre pari
opportunità per tutti senza discriminanti di qualunque natura, si adopera per il superamento di
situazioni di difficoltà grave e di disagi”, il 18 febbraio due studenti del liceo sono stati aggrediti e
malmenati da un gruppo di sei giovani appartenenti al movimento di destra “Azione Studentesca”,
che stavano distribuendo un loro volantino.
L’istituto “Ferruccio Parri” fa proprie le parole pronunziate dal Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella il 24 febbraio scorso, nel consegnare gli attestati d’onore a 30 nuovi Alfieri della
Repubblica: “Vediamo violenza nelle famiglie, nelle abitazioni, in tante circostanze, per strada,
addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola, violenza verso i ragazzi. […] Vi sono episodi di violenza
contro i quali però la vera diga è fatta naturalmente dagli interventi delle pubbliche autorità, ma è
fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano,
vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo”.
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